Il 4 giugno è stata inaugurata Utopia dell’artista Kazumi Yoshida, tra i designer contemporanei più conosciuti al mondo. Una mostra antologica curata da Paola Nicita visitabile fino al 30 luglio al Loggiato San Bartolomeo di Palermo uno degli spazi espositivi della Fondazione Sant’Elia, con la partnership tecnica di Ratti, Hermès, Villa Igiea Palermo – Rocco Forte Hotel, Accademia di Belle Arti di Palermo. Utopia è la prima grande antologica in Europa di Kazumi Yoshida, art director di Clarence House di New York, punto di riferimento internazionale per il design, che ha scelto Palermo perché ammaliato dalla sua arte, natura e architettura: molti dei lavori in mostra sono inediti, e alcuni tra arazzi e pitture sono state appositamente realizzate in omaggio alla città di Palermo. In particolare, la grande pittura che dà il titolo alla mostra è stata realizzata da Kazumi Yoshida a New York e completata a Palermo, in collaborazione con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti, per un lavoro a più mani che è un sentito omaggio alla vitalità e al sogno che l’artista ha percepito visitando la città. Mentre gli arazzi, anche questi espressamente creati per l’esposizione palermitana, nascono in collaborazione con Ratti. BIO KAZUMI YOSHIDA Kazumi Yoshida è designer, pittore e scultore, direttore artistico della pluripremiata Clarence House di New York, nome di riferimento per il design internazionale. Il suo primo progetto per Clarence House è “Papiers Japonais”, un disegno con temi botanici, stampato da Ratti, che riceve nel 1982 dall’American Society of Interior Designers come “Best in Printed Design Category” e oggi fa parte della collezione permanente del Museo dei Tessuti di Mulhouse, in Francia. Kazumi Yoshida crea opere d’arte e poi le traduce in tessuto e carta da parati, o viceversa. Ha realizzato inoltre una collezione di scialli in cashmere e seta che riprendono i suoi disegni e dipinti, un richiamo all’Art Deco o a Fernand Lége, privilegiando la serigrafia alla stampa digitale per il suo caldo richiamo al tatto umano e per la ricchezza dei colori nel prodotto finale. Sotto la direzione di Pascale Mussard, Hermès lo cerca per la realizzazione della sua collezione Petit H. Per questa collezione Kazumi Yoshida ha utilizzato la pelle proveniente dagli scarti dell’atelier, dimostrando tra i primi interesse per i temi della sostenibilità ambientale. Nei suoi lavori si percepisce l’influenza di Jean Cocteau, Raoul Dufy, Fernand Léger, Marie Laurencin, Picasso e Matisse. La sua ispirazione proviene dall’arte ma anche dalla natura e dalla moda. SCOPRI DI PIU’ |